La necropoli databile tra V e IV secolo. a. C. è certamente la più varia per tipologie funerarie. Al suo interno sono state trovate alcune tombe a camera con un piccolo dromos (corridoio) di accesso. Le sepolture a camera, visibili nel parco archeologico, una delle quali ricostruita nel museo, sono dei piccoli ambienti sotterranei con tetto a spiovente, fatti con blocchi di tufo. Di questa necropoli è la t. 7, una sepoltura a cassa di tufo, con un corredo costituito da pochi ma preziosi oggetti. La defunta aveva una collana in ambra, una fibula in argento e altre in bronzo e un originale disco d’avorio, probabilmente una fusaiola, un richiamo al femminile stavolta, al mondo della pastorizia. I corredi della necropoli dell’Addolorata mostrano l’adozione di un modello culturale diverso. In alcune di queste tombe si predilige deporre pochi oggetti ma rari degli piuttosto che molti ma diffusi.
[Flavio Castaldo]